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I visitatori della Triennale? Soddisfatti e fedeli

Non è frequente che istituzioni museali ricorrano a valutazioni di customer satisfaction o si addentrino nella analisi dell’appeal del brand, cioè vogliano conoscere in modo approfondito qual è l’immagine, la reputazione, la fidelizzazione del proprio pubblico di riferimento. Se questo tipo di indagine può essere prassi consolidata per le imprese private, sembra che nella maggioranza dei casi certe istituzioni possano farne a meno.

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Riteniamo che pensarla così sia sbagliato. Ecco perché apprezziamo quello che fa da diversi anni la Triennale in concomitanza con la presentazione del proprio bilancio che per l’anno scorso si è chiuso in attivo con il 21% di contributi pubblici e il restante 79% proveniente da autofinanziamento. E questa è già un’ottima notizia.


Tornando alla ricerca di mercato realizzata e commentata dal prof. Mario Abis di Makno & Consulting, i risultati sono più che soddisfacenti. La Triennale a Milano è tra le prime cinque istituzioni culturali più conosciute. Viene percepita dal pubblico come un’istituzione unica, per i contenuti, per l’offerta, per il luogo che occupa. Entrano in gioco in questa valutazione il peso della storicità dell’edificio, la tradizione di milanesità, l’attenzione verso il Made in Italy e la cultura del “fare”, la sua vocazione verso l’innovazione e l’internazionalità delle proposte presentate.


La Triennale è anche considerata un luogo relazionale, dove è possibile favorire il rapporto tra idee, scelte culturali diverse e anche la fidelizzazione, già alta (7,5% nel 2011) oggi (2014) si consolida sugli 8,4%. Naturalmente, la ricerca ha messo in evidenza alcuni punti sui quali intervenire con maggiore determinazione, quali la spinta verso una maggiore internazionalizzazione e un aumento della partecipazione dei più giovani. Ma l’attenzione riservata al visitatore-cliente consentirà certamente di cogliere altri risultati di prestigio.


Tra le ultime iniziative, da segnalare l’attribuzione della commessa per la realizzazione del ristorante sulla Terrazza dell’edificio di Muzio, che dovrebbe essere pronto per l’aprile 2015. Da ricordare anche che l’Expo del 2015 farà da apripista all’Esposizione triennale di architettura, design, arte, fotografia, moda, ecc. che riprenderà nel 2016. Un futuro, quindi, ricco di eventi e opportunità.

 MOS3&MU6 SPUNTI: 

 

Ricordarsi di dare spazio soprattutto alle idee eccentriche, benché minoritarie, poiché il dispotismo della democrazia non consiste tanto nel reprimere chi la pensa diversamente quanto nel presentarlo come anomalo, "straniero". Invece, proprio chi viene oggi presentato come straniero può aiutarci con le sue idee dissonanti a ritrovare una "patria" comune, delle ragioni di convivenza.

(Filippo La Porta)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 PROSSIMI EVENTI: 

 

Fine estate 2015: inaugurazione del Pavilion di UniCredit

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