top of page

giovani artisti

ECOISMI: GENIUS LOCI, COME LA NATURA DIVENTA ARTE

 

Dal 7 giugno al 27 settembre Ecoismi 2015 affronta il tema "L'uomo e le vie della natura" alla scoperta del territorio Adda Martesana con 16 installazioni Site specific

 

Presso la piattaforma galleggiante dei Navigli, è stata presentata ieri la quarta edizione dell’iniziativa “Ecoismi”, una mostra originale, riservata a giovani performer, di arte contemporanea, accessibile al pubblico, legata alla valorizzazione della natura e del territorio.

 

Gli elementi che costituiscono questa proposta artistica sono molti perché coinvolgono l’architettura, l’urban, il landscape e l’interaction design, senza dimenticare l’importanza dei luoghi stessi, soprattutto spazi verdi, con le loro memorie, i loro fascini sottili. Insomma, collegando il genius loci che li caratterizza alla nuova interpretazione del mondo da parte dei giovani.

 

Giovani, per fortuna, sempre più sensibili ai temi ambientali che ovunque nelle opere proposte e che saranno visibili da domenica prossima fanno emergere con forza e determinazione l’intento di  ricostituire e ridare valore al legame tra essere umano e natura, tra natura e cultura che negli ultimi tempi sembra si sia allentato.

 

Una giuria, guidata da Grazia Varisco, già docente di Brera, ha operato una scelta non certo facile tra le proposte arrivate (oltre un centinaio). Ma i lavori promettono di stupire e coinvolgere il pubblico con soluzioni originali e particolarmente poetiche.

 

La mostra ha assunto ormai un taglio internazionale. Ecco i nomi degli artisti partecipanti: Anthony J Meadows (USA/Regno Unito), Dana Andrei & Sorin Popescu (Romania), Daniele Fabiani (Italia), Elin Wanderlust (Olanda), Erica Casati (Italia),  Fabrizio Milani (Italia), Fredone Fone & Joana Quiroga (Brasile), Héctor Hernández (Spagna), Korinne Kohal (Romania/Italia), Mona Khajavi - Francesco Musci (Iran - Italia), Pilar Soto Sanchez (Spagna/Italia), Truo (Italia - vedi foto rendering).

 

Lo scopo, come suggerisce il curatore Yibert Durishi è quello di avvicinare le persone all’arte contemporanea, facendo loro cogliere il messaggio che questi lavori veicolano in modo diretto e coinvolgente. Arte contemporanea non d’élite ma alla portata di tutti, grazie anche all’importanza del soggetto, cioè la natura, cui nessuno può restare indifferente.

 

L’iniziativa, partita quattro anni fa da Cassano d’Adda, come ha accennato il Sindaco Roberto Maviglia, si è poi estesa a molti altri comuni della Provincia. Una provincia che si è dimostrata viva e propositiva e , come ha affermato l’assessore alla Cultura di Melzo Cinzia Masotina, vuole dare un segnale di come l’arte, e le sue sperimentazioni, possano e debbano essere condivise con il pubblico, senza alcuna esclusione.

 

Per chi vuole saperne di più il sito è www.ecoismi.org

L’empatia con la natura, processo lento ma possibile

Flavio Di Renzo, settembre/ottobre 2014

 

Fotografia e teatro danza: è arduo, a prima vista, cogliere punti di incontro tra queste due discipline che possono sembrare piuttosto lontane tra loro. Eppure, questa simbiosi a Flavio Di Renzo, artista giovanissimo, 21 anni, sembra riuscita in pieno e in modo del tutto naturale. Presso l’Art Studio 38 di via Canonica (Hotel Europeo), che espone le foto da lui realizzate, è possibile seguire il percorso ricco di simbologie e contenuti che ci indica l’Artista.

 

Partiamo dal titolo della mostra, “Arkanthos”, nel quale volutamente riconosciamo celato il nome del grande filosofo illuminista, Kant, a cui l’artista si ispira nella ricerca del senso del bello e del sublime. Nelle immagini che possiamo ammirare, il corpo della donna, protagonista e simbolo della bellezza, assume di volta in volta valenze diverse. Dall’hybris, il peccato di superbia, con il quale l’essere umano si pone in conflitto con la natura si arriva, attraverso fasi successive, a una sorta di riconciliazione e, quindi, di comprensione della grandezza e della  trascendenza della natura rispetto all’opera dell’uomo.

 

Le fotografie dal bianco e nero al colore, progressivamente cercano di cogliere l’aspetto positivo di questo processo che, in fondo, è l’auspicio che chi vive nella nostra epoca formula di fronte allo sfruttamento incontrollato delle risorse naturali. La presentazione degli scatti è arricchita anche da soluzioni ambientali particolarmente originali (la scala, lo specchio) che lasciamo al visitatore cogliere nella loro interezza, anche perché richiedono la sua stessa partecipazione.

 

In questo contesto già ricco di stimoli, Flavio Di Renzo, che, come abbiamo visto è anche ballerino, ha interpretato, durante la presentazione della mostra, insieme a Silvia Borsetti, alcune coreografie di particolare intensità espressiva, dando senso plastico al significato latente di tutta la mostra, cioè la ricerca spasmodica ma umile al contempo, dell’armonia. L’armonia del mondo e l’armonia del corpo.

 

Insomma, una contaminazione riuscita tra due generi molto lontani, che si deve a un artista che ha saputo coniugare il valore iconico dei corpi fotografati e reinterpretati con la dimensione spaziale e concreta di una danza rattenuta ma colma di forza controllata, espressione di un equilibrio e di un’armonia ricercati e raggiunti.

 

Come non concludere, allora, citando un passo dell’opera kantiana che su questo punto è assai esplicito: “il bello nasce quando c’è una finalità di armonia, di proporzione tra le parti che compongono la cosa bella che risponde al senso di armonia, di proporzione che è interno a noi”.

 

Da segnalare anche la presenza di alcuni prodotti realizzati dalle creazioni Princy Bijoux di Marilyn Grazioso. Si tratta di accessori, in particolare orecchini, e collane, realizzati a mano, in pietre, perle, cristalli Swarovski, pellami ricercati, sempre con il fine di cogliere e valorizzare l’armonia e la bellezza, quella femminile in particolare.

 

E’ possibile visitare la Mostra presso l’Art Studio 38, via Canonica, 38 (Hotel Europeo) fino al 15 ottobre 2014. 

bottom of page