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FUORICENTRO Pugno chiuso davanti al quadro di Pellizza

Tra le diverse fotografie realizzate dai 7 artisti nelle sale della Pinacoteca di Brera (fino al 7 novembre), mi ha colpito particolarmente quella in cui Carlo Orsi riprende di spalle un visitatore che, davanti all’opera di Pellizza da Volpedo “Il quarto Stato”, si esibisce in un saluto “a pugno chiuso”.


E’ evidente che per questa anonima persona il quadro risulta carico di valori e significati sociali e politici ancora vivi e stimolanti. Nessuno, credo, dinanzi a un quadro che rappresenta un Cristo in croce, e ce ne sono tanti anche a Brera, si mette a fare il segno della Croce.


In questo caso, l’arte ha avuto la meglio e ha sublimato qualsiasi componente religiosa o confessionale. Nel caso di Pellizza, il simbolo è ancora fortemente legato a un senso di rivendicazione e di appartenenza, forse un po’ ingenua ma certamente orgogliosamente autentica e tale da suscitare, in chi non ha pregiudizi, un moto di simpatica partecipazione.

 MOS3&MU6 SPUNTI: 

 

Ricordarsi di dare spazio soprattutto alle idee eccentriche, benché minoritarie, poiché il dispotismo della democrazia non consiste tanto nel reprimere chi la pensa diversamente quanto nel presentarlo come anomalo, "straniero". Invece, proprio chi viene oggi presentato come straniero può aiutarci con le sue idee dissonanti a ritrovare una "patria" comune, delle ragioni di convivenza.

(Filippo La Porta)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 PROSSIMI EVENTI: 

 

Fine estate 2015: inaugurazione del Pavilion di UniCredit

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