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Come è fotogenica Brera!

Chi andrà a vedere la Pinacoteca di Brera fino al 2 novembre troverà esposte in alcune sale le fotografie di sette artisti, Luca Carrà, Mario Cresci, Paola Di Bello, Mario Dondero, Carlo Orsi, Giovanni Ricci, Annalisa Sanzogni, di orientamento e generazioni diversi, che si sono messi a confronto con la realtà museale di oggi per tradurla in immagini originali con l’intento di capire e far capire come la fotografia vede e interpreta l’istituzione museale, intesa come spazio espositivo, luogo aggregativo, momento di riflessione ed emozione, ambito di lavoro (attività di restauro), ecc. Ne è uscito un contributo molto eterogeneo ma indubbiamente interessante e stimolante.

Annalisa Sonzogni. La sua attenzione si rivolge soprattutto allo spazio museale e al significato della luce in questo contesto. Le foto sono state fatte di notte, in sale deserte, illuminate solo dalle luci di emergenza, mentre i quadri appaiono come inquietanti buchi neri.


Luca Carrà. Qui l’idea ha il senso della provocazione e della sperimentazione. Le foto molto sovraesposte delle sculture del cortile di Brera costringono lo spettatore a osservarle con attenzione per discernere nel nero delle fotografie le sagome famigliari delle opere.


Giovanni Ricci. Il fotografo in questo caso diventa un osservatore discreto che passeggia tra le sale della Pinacoteca per cogliere il rapporto dello spazio tra le opere esposte e il senso dello spazio delle opere stesse che promanano come aloni di interesse e coinvolgimento.


Mario Dondero. Nelle sue opere emerge la quotidianità della realtà del Museo, come macchina viva di lavoro e studio, con un procedimento di contestualizzazione che va dalle attività di restauro alle lezioni tenute dinanzi alle opere d’arte.


Paola Di Bello. Per un’intera giornata, la fotografa ha allestito un set fotografico in una sala della Pinacoteca scattando immagini a collaboratori e visitatori casuali e lasciando che ognuno, a sua discrezione, si mettesse in mostra. Per una volta lo spettatore è diventato protagonista.


Mario Cresci. Il fotografo qui ha cercato tra le varie opere esposte quei personaggi che sembrano guardare dritto negli occhi gli spettatori. Li ha presi e isolati, creandone 11 ritratti, sotto un filtro azzurro, e inserendoli in cornici di diversa forma. Un’operazione concettuale ardita ma stimolante.


Carlo Orsi. Qui emerge il carattere del fotografo come reportagista. Per sette giorni ha girato le sale cercando di cogliere momenti particolari, gesti eclatanti del pubblico di fronte ai vari capolavori. Ne sono scaturite immagine di grande impatto e suggestione.

Titolo mostra: 7 fotografi a Brera

Quando: fino al 2 novembre 2014

Dove: Pinacoteca di Brera, via Brera 28 tel 02 92800361

Apertura. Da martedì a domenica dalle 8,30 alle 19,15 chiuso il lunedì

Ingresso. Intero 9 euro, ridotto 6 euro

Per ulteriori informazioni: www.pinacotecabrera.net

RICORDATE CHE LA PRIMA DOMENICA DI OGNI MESE L’INGRESSO AI MUSEI E’ GRATUITO

 MOS3&MU6 SPUNTI: 

 

Ricordarsi di dare spazio soprattutto alle idee eccentriche, benché minoritarie, poiché il dispotismo della democrazia non consiste tanto nel reprimere chi la pensa diversamente quanto nel presentarlo come anomalo, "straniero". Invece, proprio chi viene oggi presentato come straniero può aiutarci con le sue idee dissonanti a ritrovare una "patria" comune, delle ragioni di convivenza.

(Filippo La Porta)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 PROSSIMI EVENTI: 

 

Fine estate 2015: inaugurazione del Pavilion di UniCredit

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